Biblioteca Statale di Lucca
Toscana – Italia
Direttrice: Dott.ssa Monica Maria Angeli
Storia
La Biblioteca Statale di Lucca, che ha sede oggi nell’ex Convento di S. Maria Corteorlandini dell’Ordine dei Chierici Regolari della Madre di Dio, ha avuto origine dalla Biblioteca dei Canonici Lateranensi di S. Frediano, istituita nel XVII secolo dall’abate Girolamo Minutoli. Nel 1791 le venne concesso dalla Repubblica lucchese il diritto di stampa per Lucca insieme a uno stanziamento annuo per l’acquisto di libri, e nel 1794 venne aperta al pubblico.
Nel 1877, a seguito della cospicua acquisizione dei fondi delle biblioteche ecclesiastiche soppresse, la Biblioteca venne trasferita nell’edificio attuale. Venne così incorporata la storica libreria dell’Ordine dei Chierici Regolari, allestita, come ancora oggi, nello splendido Salone monumentale barocco, situato all’ultimo piano.
Attualmente, la Biblioteca dipende dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore. Ha sede in via S. M. Corteorlandini nell’ex Convento dei Chierici Regolari.
- Dottoressa Monica Maria Angeli, Direttrice della Biblioteca
- Biblioteca (esterno).
- Biblioteca (interno).
- Dottoressa Monica Maria Angeli con un libro antico.
- Salla della Biblioteca.
- Sala della Biblioteca.
Patrimonio della Biblioteca
Le raccolte della Biblioteca Statale di Lucca hanno, per origini storiche e tradizione, carattere e indirizzo prevalentemente umanistico. Comprendono 464.250 opere a stampa fra volumi e opuscoli, 4.323 manoscritti (volumi), 20.659 (sciolti), 835 incunaboli, circa 12.000 cinquecentine, 3.166 periodici, di cui 594 correnti; i giornali lucchesi sono 627.
Tra i fondi manoscritti, particolarmente pregevoli sono il Fondo Baroni, contenente notizie genealogiche e stemmi delle Famiglie lucchesi, il Fondo Fiorentini, appartenuto all’omonimo medico e botanico lucchese, il Fondo Cesare Lucchesini, erudito e bibliofilo vissuto fra i secc. XVIII-XIX.
La Biblioteca possiede molti i manoscritti miniati, fra i quali si ricordano 37 corali, e, celebri per le splendide miniature, il “Liber Divinorum Operum” di Ildegarda di Bingen (sec. XIII) e il “Missale Romanum” (sec. XIV), appartenuto al vescovo lucchese Stefano Trenta. Anche, «Carmina Pitagorica» (in greco) del sec. XV; il «Tractatus musicae» di Prosdocimo de Beldemandis del sec. XV; il «De Herbarum virtutibus et alia media» dello pseudo-Apuleio; il «Liber rethoricorum ad Herennium» del sec.XII.
Particolare interesse rivestono inoltre il fondo giuridico delle opere, scritti, memorie legali, documenti e lettere del grande penalista lucchese Francesco Carrara. Anche quello di letteratura popolare di Giovanni Giannini; il Fondo dei pittori e scrittori d’arte Michele ed Enrico Ridolfi; gli Autografi della poetessa Teresa Bandettini; e quelli di Giovanni Pascoli, nonché le raccolte delle Famiglie Domenici, Ridolfi e Giannini.
Tra i carteggi, notevole il fondo delle lettere a Paolo Guinigi (anni 1400-1430), 13 volumi di lettere indirizzate a Cesare Lucchesini, 9 volumi delle lettere dirette alla poetessa Teresa Bandettini, gli autografi di Giovanni Pascoli e il vastissimo carteggio di Michele ed Enrico Ridolfi.
L’assegnazione, a seguito delle soppressioni sabaude, di circa 90.000 volumi delle biblioteche ecclesiastiche soppresse, ha dotato la Biblioteca di una mole cospicua di opere del 1600-1700.
Fra le acquisizioni recenti, da segnalare il notevole fondo documentario relativo a Giacomo Puccini (Fondo Bonturi-Razzi), consistente in oltre 500 pezzi inediti, fra lettere, cartoline, autografi musicali e scritti vari.
Fra le donazioni recenti annoveriamo quella del Professor Barone (4.000 volumi), del Professor Arrighi, del Taddeo, e il fondo della Banca d’Italia. La B. S. Lu annovera inoltre una raccolta di edizioni citate dall’Accademia della Crusca e molte opere del tipografo lucchese Vincenzo Busdraghi; i Carteggi: delle lettere a Paolo Guinigi (1400-1430); delle lettere a Cesare Lucchesini; delle lettere alla poetessa Teresa Bandettini.
La Biblioteca continua oggi ad accrescere le sue raccolte nelle linee tradizionali di documentazione della cultura italiana, con particolare attenzione alla cultura lucchese, sia attraverso gli acquisti sia attraverso donazioni.
Cliccare le foto
- Rabano, Mauro, Opus de laudibus Sanctae Crucis, sec. XI, ms.370, c.121 v.
- Hildegard von Bingen, Liber divinorum operum, sec. XIII in., ms 1942, c. 1v.
- Donizo, Vita Mathildis, sec. XIII, Ms. 2508, c.3r.
- Herbolarium et materia medica, sec. IX, ms. 296, c.17v.
- Liber missarum de tempore ab adventu usque ad cenam Domini, sec. XVI, ms. 2646 1r.
- Missale Romanum, sec. XV, ms. 3122, c. 151r.
- Streghi, Alessandro, Cronache, sec. XV, ms1661 c. 31r.
- Colonna, Francesco, Hypnerotomachia Poliphili, Inc. 708, c.b7v.
- Hildegard von Bingen, Liber divinorum operum, sec. XIII in., ms 1942, c. 9r.
Fuente: https://www.bibliotecastatalelucca-bslu.beniculturali.it/it/144/patrimonio
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