L’Associazione Culturale Athena realizza all’interno del sito archeologico di Industria, un’antica città romana, nel territorio di Monteu da Po, Comune a 30Km. da Torino, alcune manifestazioni tra cui quella dedicata al solstizio d’estate.
Quest’anno si è voluto rappresentare questo giorno, che per i nostri antenati, in diversi luoghi della Terra ed in numerose civiltà, era un giorno caratterizzato da culti e riti per ricordare il legame tra Cielo e Terra, tra vivi e morti, tra luce ed ombra, attraverso letture nel corso del tempo e di aforismi, versi e poesie sull’estate per celebrare questa stagione.
“Le Voci Narranti” hanno iniziato dai «templi orientati», luoghi in cui l’uomo entrava in contatto con la Natura sfruttando le manifestazioni del sacro attraverso la luce come ad esempio: Stonehenge. Il solstizio era ritenuto da molte civiltà un momento di grande connessione con l’elemento divino e con il santuario di Iside a Industria si è dato molto risalto al fenomeno dei solstizi. Quello estivo apriva la porta degli uomini mentre quello invernale quella degli dei. Letture sui riti propiziatori dell’antichità, fatti per celebrare l’arrivo della nuova stagione: come la raccolta dell’erba e così si è citata Rosella Omicciolo Valentini con “Le erbe delle streghe nel medioevo”. E non poteva mancare Dante Alighieri, a 700 anni dalla sua morte con le spiegazioni di Virgilio sul corso del sole nel IV canto del Purgatorio, e poi un brano di William Shakespeare, nel «Sogno di una notte di mezza estate», che ci mostra Amore e dolcezza, bellezza e sconvolgimento-ambiguità, dopo l’intreccio labirintico, simboleggiato dall’insolita notte nel bosco, in attesa della catarsi solare.
Un gran numero di artisti e poeti hanno deciso di dedicare al solstizio d’estate le loro opere chi con allegria, chi con malinconia. Si sono letti brani di Gabriele d’Annunzio tratti dal suo “Alcyone”, e i più moderni come Cesare Pavese, Eugenio Montale e altri.
L’evento culturale si è concluso con “Ode all’estate”, la stupenda poesia di Pablo Neruda che esalta la sensuale bellezza della natura che esplode con l’estate.
Ode all’estate
Oh estate
abbondante,
carro
di mele
mature,
bocca
di fragola
in mezzo al verde,
labbra
di susina selvatica,
strade
di morbida polvere
sopra
la polvere,
mezzogiorno,
tamburo
di rame rosso,
e a sera
riposa
il fuoco,
la brezza
fa ballare
il trifoglio, entra
nell’officina deserta;
sale
una stella
fresca
verso il cielo
cupo,
crepita
senza bruciare
la notte
dell’estate.
- Locandina dell'evento.
- Giardini
- Regali per il pubblico asistente.
- Alcuni ricordi.
- Alessandra Basso recita «Ode all’estate» di Pablo Neruda, in Italia.
- Alessandra Basso, Laureata in Beni Culturali e Bibliotecaria specializzata in libri antichi. Socia della Società Bibliografica Toscana e Rappresentante in Italia del Museo del Libro del Mare di Sant'Antonio, Cile. Responsabile della parte italiana nella prima mostra virtuale italo-cilena «Pablo Neruda: 50 anni dal premio Nobel per la Letteratura (1971-2021)».
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